Per la serie: “i proverbi ti ntichi no sbajane mai!” Vi invitiamo a non credere…
…ma a verificare.
Scritti in dialetto ruffanese, molto simile ma non uguale al dialetto leccese e salentino.
Raccolta di proverbi e detti popolari in uso a Ruffano.
Aggiornato e corretto il 09/mar./2015 .
Te Pasca e te Natale se mmutane e furnare, te pascapifania se mmuta tutta la signuria.
di Pasqua e di Natale si vestono a festa le fornaie, dell’Epifania si veste a festa tutta la signoria.
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di Pasqua e di Natale si vestono a festa le fornaie, dell’Epifania si veste a festa tutta la signoria.
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Paru cerca paru e paru pija, e ci nonnè tuttu paru… se ssimija.
pari cerca pari e pari piglia, e se non è tutto pari… si assomiglia.
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pari cerca pari e pari piglia, e se non è tutto pari… si assomiglia.
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Ci oi viti l’amicu quantu vale…, toccalu te interesse e vi ca sai.
se vuoi vedere l’amico quanto vale…, toccagli gli interessi e capirai.
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se vuoi vedere l’amico quanto vale…, toccagli gli interessi e capirai.
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Tutti l’amici mei me bbandunara, quannu la ursa mia perse lu sonu; ma ci
la ursa mia va se rinnova… ci ole l’amici, se li vascia ttrova.
tutti gli amici miei mi abbandonarono, quando la borsa mia perse il suono (delle monete); ma se la borsa mia si rinnoverà… chi vuole gli amici, se li vada a trovare.
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tutti gli amici miei mi abbandonarono, quando la borsa mia perse il suono (delle monete); ma se la borsa mia si rinnoverà… chi vuole gli amici, se li vada a trovare.
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Cu le friddure te aprile, ne catera l’ugne allu lupu.
con il freddo di aprile, caddero le unghie al lupo.
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con il freddo di aprile, caddero le unghie al lupo.
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Finu a Natale né friddu né fame, te Natale annanti tremulane i muzzi ca stannu vacanti.
fino a Natale né freddo né fame, da Natale in avanti tremano i recipienti che sono vuoti.
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fino a Natale né freddo né fame, da Natale in avanti tremano i recipienti che sono vuoti.
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Ci ippe pane campau, ci ippe focu mancu muriu.
chi ebbe pane sopravisse, chi ebbe fuoco neanche morì.
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chi ebbe pane sopravisse, chi ebbe fuoco neanche morì.
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Ci oi l’amicizzia cu mantegna, na sporta cu vascia e una cu vegna.
se vuoi che l’amicizia duri, una sporta che vada e uno che venga.
...da Teresa
se vuoi che l’amicizia duri, una sporta che vada e uno che venga.
...da Teresa
Ci simmina spine, no po scire squasatu.
chi semina spine, non può andare scalzo.
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chi semina spine, non può andare scalzo.
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Ci l’invidia era rugna, sciune chini fino alle carcagna.
se l’invida fosse rogna, andremmo pieni fino ai talloni.
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se l’invida fosse rogna, andremmo pieni fino ai talloni.
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U tialu no face pignate e vinne cuperchi.
il diavolo non costruisce pentole e vende i coperchi.
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il diavolo non costruisce pentole e vende i coperchi.
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Na petra chiù fiacca ete, chiù mprima serve allu fabbricu.
una pietra più è brutta, prima serve alla costruzione.
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una pietra più è brutta, prima serve alla costruzione.
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Cchiu sacristani nc’è, cchiui a chiesia rimane perta.
più sagrestani ci sono, più la chiesa rimane aperta.
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più sagrestani ci sono, più la chiesa rimane aperta.
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Nonnè mai quintidecima te marzu, se no su li sabburchi.
non è mai luna piena di marzo se non sono i sepolcri.
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non è mai luna piena di marzo se non sono i sepolcri.
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Cristu face i fumuli e lu ientu li ccucchia.
Cristo fa i tumuli e il vento li unisce.
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Cristo fa i tumuli e il vento li unisce.
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A casa brusciata, mintimu focu.
a casa bruciata, mettiamo fuoco.
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a casa bruciata, mettiamo fuoco.
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A ci sparte, a trista parte... però ci è fessa.
a chi divede, la peggiore parte... però se è fesso.
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a chi divede, la peggiore parte... però se è fesso.
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L’arte tu tata è menza mparata.
il mestiere del padre è mezzo imparato.
...
il mestiere del padre è mezzo imparato.
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A cuta è forte a scurciare.
la coda è difficile da scorticare.
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la coda è difficile da scorticare.
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L’occhiu tu patrunu ngrassa u cavaddhru.
L'occhio del padrone ingrassa il cavallo.
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L'occhio del padrone ingrassa il cavallo.
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Ci oi bbiti u patrunu mpovarire, manna l’ommini suli e tia no scire.
se vuoi vedere il padrone impoverire, manda gli operai soli e tu non andare.
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se vuoi vedere il padrone impoverire, manda gli operai soli e tu non andare.
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U pouru quannu l’ha, u riccu quannu l’ole.
il povero quando ce l’ha, il ricco quando la vuole.
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il povero quando ce l’ha, il ricco quando la vuole.
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Vocaboli dialetto Ruffano
