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Le quattro frecce

Le quattro frecce. - pag. 1

Vi racconto l’ultima.
Da premettere, vivo in casa con mia sorella e, come diceva Dante, siamo entrambi nel mezzo del cammin di nostra vita.
Lei si prende cura di me e io mi prendo cura di lei, ci curiamo a vicenda... diciamolo!...
Mia sorella è una persona calma, tranquilla e giocosa, ma quando si trova in difficoltà le parte il cervello e non connette più. La sua mente si trasferisce in non so quali luoghi stregati e per farla ritornare ce ne vuole.
Pochi giorni fa, per pranzo, stava preparando insalata di riso.
Io, quando mette l’insalatiera a tavola, perdo il lume della ragione; metto la bocca nel piatto come i maiali e sino a che non vedo il fondo dell’insalatiera non alzo la testa da dentro.
Come la prepara lei è da impazzire: il riso cotto al dente, i pisellini verdi freschi, un po’ di provola piccante e della mozzarella fresca, i pomodori verdi crudi, un po’ di tonno e delle uova sode, hummm!
Lei ha messo l’insalatiera a tavola e io sono partito di cucchiaio, è più forte di me! Poi è ritornata in cucina per finire di preparare il secondo e ad un certo punto ho sentito che era in difficoltà e mi ha chiesto: “mannaggia! Hai visto dove ho posato la cosa?”
Io ero con la testa nel piatto, a stento ho liberato la bocca non potevo liberare anche il cervello, e gli ho risposto un secco “no”.

Al che lei si è arrabbiata, “come fai a rispondermi no….? Se non sai neanche cosa cerco! Non mi aiuti mai, te ne freghi di tutto. Ecc..”
Non rispondendole la discussione si è estinta naturalmente, ma subito dopo un’altra domanda “Porca miseria, hai visto il coso?”
Ho sentito come una fitta dietro la schiena che mi ha tolto il respiro, ho alzato la testa di scatto e ho sbarrato gli occhi, cosa risponderle? Con la risposta sbagliata avrei rischiavo la vita.
Questa volta dovevo risponderle, ma rimanendo nel vago e dalla bocca mi è uscito “guarda vicino alla cosa!”
A quella risposta lei è andata su tutte le furie. “Se non sai cos’è la cosa che cercavo prima, come fai a dirmi che il coso è vicino alla cosa? Mi stai prendendo in giro? Io mi ammazzo di lavoro e grondo sudore vicino ai fornelli e tu? Ti ingozzi di insalata e te ne freghi.”
Ed io, “ma l’hai trovato?” Silenzio... “e dov’era?”
Lei incazz..., infastidita: “Vicino alla cosa, ma solo per caso! E questo mi fa arrabbiare ancora di più”.
Quando parte così è persa, la sua mente chiude per ferie, e insomma non mi ha rivolto la parola sino a questa mattina. Io ero già a lavoro in laboratorio. Lei era rimasta a casa a sbrigare un po’ di faccende e poi mi avrebbe dovuto raggiungere.
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