Da bambini, a volte, ci è capitato di avere il singhiozzo.
Qualche volta, passava subito; altre volte, invece, non passava mai, e giù a ridere.
Più si rideva e più si singhiozzava e chi si trovava vicino si innervosiva a dismisura.
Allora le nonne soprattutto, si armavano di pazienza, ci prendevano per mano,
ci facevano sedere e ripetere una filastrocca magica fino a quando il singhiozzo non passava.
Il singhiozzo poi passava davvero o perchè prima o poi doveva passare, o perchè la sequenza di parole era magica e funzionava davvero!
Oppure, Tanta era la concentrazione messa per recitare esattamente la filastrocca che distoglieva l'attenzione dal singhiozzo e quello passava.
Comunque in un caso, nell'altro o nell'atro... funzionava!
Io ora non ricordo da quanto tempo non ho avuto più il singhiozzo, per mia fortuna,
comunque se vi dovesse capitare e volete provare con questo rimedio... ecco a Voi la sequenza delle paroline magiche.
Ssannucchiu ssannucchiai
allu papà ne lu mmannai
se u papà me ole bbene u ssannucchiu se lu tene
se u papà no mme ole bbene
u ssannucchiu va e vvene,
va e vvene, va e vvene.
Singhiozzo singhiozzai
a papà io lo mandai
se il papà mi vuole bene il singhiozzo se lo tiene
se il papà non mi vuole bene
il singhiozzo va e viene,
va e viene, va e viene.
Bisogna recitarla ad alta voce fino a quando non passa il singhiozzo.
Velocemente come uno scioglilingua e senza mai sbagliare, certi che il papà ci voglia bene.
P.S. la filastrocca magica, funziona solo se recitata così come è scritta, in dialetto salentino.
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